“SFIDUCIA” AL SINDACO DOPO LE MINACCE IN COMMISSIONE

Massimo Bologna e i 4 consiglieri comunali della lista Una comunità per tutti
Clima pesante nel Comune di Capriate San Gervasio (BG) in questi giorni di giugno 2020.
La minoranze denunciano: “il sindaco non assicura le garanzie costituzionali a chi fa politica”.
Dopo un brutto episodio di intimidazione e minacce all’interno di una Commissione Comunale (che ha costretto un commissario rappresentativo dell’area di minoranza ad abbandonare una riunione per timore di subire conseguenze fisiche) e dopo il mancato chiarimento da parte dell’Amministrazione Comunale, la lista civica di minoranza “Una comunità per tutti” ha richiesto la convocazione straordinaria del Consiglio Comunale entro 20 giorni, con una “mozione di sfiducia” al sindaco Vittorino Verdi.
Il sindaco era presente a quella riunione di commissione e, in qualità di più alto rappresentante istituzionale, avrebbe potuto moderare meglio la discussione.
Il fattaccio è successo attorno alle ore 18 di giovedì 11 giugno 2020 a Capriate, all’inizio della riunione della Commissione Sicurezza e Ambiente.
Massimo Bologna è un attivo cittadino che da alcuni anni si occupa di temi di Politica generale e più approfonditamente di temi riguardanti Capriate San Gervasio, e da alcuni mesi era uno dei due commissari indicati dalla Lista “Una comunità per tutti” per partecipare a quella importante Commissione.
Quello che è successo durate la riunione verrà raccontato nei minimi particolari nelle sedi opportune, che qui non è possibile anticipare.
Pochi minuti dopo l’inizio della Commissione, Massimo Bologna, abbastanza incredulo e spaventato, con il nodo in gola, riferiva agli amici della lista civica che era stato costretto a disertare la riunione per evitare conseguenze poco piacevoli per lui.
Carlo Arnoldi, Alfredo Pozzi, Alice Arnoldi, Luigi Celeste, gli altri sostenitori della lista ed altre persone del mondo della Politica di vari Partiti e Gruppi lo hanno subito raggiunto per portargli la doverosa solidarietà.
Sono poi trascorsi il venerdì, il sabato e la domenica, senza alcun contatto fra il commissario e gli esponenti della maggioranza (sindaco, assessori, commissari), senza chiarimenti e senza scuse o inviti a tornare ad incontrarsi.

In conseguenza di questo “congelamento” dei rapporti politici e istituzionali, lunedì 15-6-2020 la lista di minoranza “Una comunità per tutti” ha quindi deciso di inoltrare e far protocollare in Comune un atto ufficiale: la lettera di richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio Comunale.
Questa è la lettera:

Lettera 15-6-2020
Lista civica “una comunità per tutti”
Oggetto: RICHIESTA CONVOCAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE
i) A seguito degli accadimenti di cui alla seduta della Commissione Sicurezza e Ambiente tenutasi in data 11.06.2020 alla presenza anche del sindaco Verdi Vittorino, nel corso della quale hanno avuto luogo accadimenti spiacevoli dal carattere intimidatorio nei confronti del commissario Massimo Bologna;
ii) ed in considerazione del comportamento tenuto dal Sindaco che, nell’immediato, non è intervenuto e, successivamente, non ha nemmeno preso contatti con il commissario Bologna, e da alcuni commissari, che successivamente, anche attraverso i social, hanno fomentato il clima intimidatorio venutosi a creare;
iii) nonché in considerazione della preoccupazione che tale situazione ha destato nei sottoscritti con riferimento all’attività istituzionale del Comune ed alle garanzie costituzionali che lo stesso deve assicurare a tutti coloro che partecipano alla predetta attività;
I consiglieri comunali del Gruppo Consiliare Lista Civica Una Comunità per Tutti Carlo Arnoldi, Alice Arnoldi, Luigi Celeste e Alfredo Pozzi,

richiedono

ai sensi dell’art. 51 co. 1 del Regolamento per il FUNZIONAMENTO del CONSIGLIO
COMUNALE e delle COMMISSIONI CONSILIARI approvato con Delibera di Consiglio n. 57 del 27/11/2002 e modificato con delibera di C.C. nr. 31 del 29/06/2005; delibera di C. C. nr. 5 del 01.03.2017 e delibera di C.C. nr. 48 del 28.09.2018,
che il sindaco provveda, nei termini indicati (20 gg dalla richiesta) alla convocazione del Consiglio Comunale per deliberare in ordine al seguente O.D.G.:
1. MOZIONE DI SFIDUCIA NEI CONFRONTI DEL SINDACO.
All’uopo presentano espressa mozione di sfiducia nei confronti del Sindaco per le ragioni indicate e che più dettagliatamente verranno illustrate nel corso del Consiglio Comunale.
Capriate San Gervasio, 15 Giugno 2020

Carlo Arnoldi, Alice Arnoldi, Luigi Celeste, Alfredo Pozzi

Come si legge nella parte finale della lettera, i quattro consiglieri sono preoccupati per “l’attività istituzionale del Comune” e per le “garanzie costituzionali” che il sindaco dovrebbe assicurare a tutti coloro che partecipano alle attività politiche nella nostra città.
A nome dei quattro consiglieri comunali di minoranza (Alfredo Pozzi, Alice Arnoldi, Luigi Celeste, Carlo Arnoldi) il capolista Carlo Arnoldi ha quindi dichiarato:

Giovedì scorso nel corso di un incontro istituzionale (Commissione Consiliare presso il municipio di Capriate San Gervasio) sono accaduti fatti gravissimi. Minacce verbali e oltre che offese ad un commissario di opposizione oltre ad ulteriori minacce violente rivolte al sottoscritto ed a tutti i relativi sostenitori. Tutto è avvenuto alla presenza del Sindaco. Ho chiesto di lasciar trascorrere il tempo della riflessione del ripensamento e speravo delle scuse …ma dopo 4 giorni e nessun accadimento abbiamo deciso di procedere. Chiedo a tutti i miei amici, che siano di centro, destra o sinistra la solidarietà per il commissario Massimo Bologna e la vicinanza a tutta la lista per questa che è una battaglia di libertà e democrazia contro la violenza.

Carlo Arnoldi, 15-6-2020

Si attende pertanto il chiarimento durante il Consiglio Comunale che, a termine di Regolamento (articolo 51 comma 1 del R.p.F.CC. e Comm) dovrà essere convocato entro 20 giorni a partire da questo lunedì 15 giugno 2020.
Tutto questo è avvenuto e sta avvenendo in un contesto aggravato da brutti segnali che hanno anche preceduto e fatto seguito al fatto citato. Cioè: l’intimidazione è ripetuta e continua (prima e dopo), da parte di più persone, con pubblicazioni di messaggi in Facebook che hanno il sapore amaro della derisione e della divulgazione a tutti di minacce e ingiurie alla parte offesa invece delle scuse.
L’atmosfera pesante che si respira ricorda sotto alcuni aspetti il clima che aleggia in alcuni Comuni del meridione italiano tristemente famosi per le storie di Amministrazioni sciolte d’ufficio dal Viminale. Alcuni attivisti e sostenitori di attività politica o comunicativa a Capriate San Gervasio hanno paura e non si sentono liberi di esprimersi o di svolgere attività politica per paura di incontrare prima o poi qualcuno capace di gesti poco urbani.
Massimo Bologna e i 4 consiglieri comunali della lista Una comunità per tuttiVerrà sciolta l’Amministrazione? Non possiamo prevederlo, ma si spera almeno in un cambiamento di clima nel dibattito politico, perché così come sta andando adesso non funziona per niente e non rappresenta il modello di funzionamento della Democrazia.