MESSAGGIO DI FINE ANNO DI MIK AI CONCITTADINI E AGLI ITALIANI 31-12-2023

Michele Lecchi dicembre 2023
Care italiane, cari italiani,
cari concittadini di Crespi, San Gervasio e Capriate,
cari patrioti futuri fondatori degli Stati Uniti d’Europa,
cari amici di tutto il Mondo,
carissimi parenti, vicini, colleghi, compagni di avventure,
…è finito il 2023, ed è arrivato il consueto momento dello scambio di auguri per il nuovo anno.
E’ stato un anno brutto, come era prevedibile, con tanti problemi irrisolti, tante tragedie, disgrazie, tanti conflitti, delusioni, insuccessi, sbagli, ingiustizie e ostinazioni.
E’ stato in Italia e nel mondo un anno in cui l’umanità non ha trovato pace, ed ha continuato ad alimentare le sorgenti dell’odio e del rancore con vechie e nuove guerre.
Per la prima volta dopo tre anni terribili abbiamo smesso di preoccuparci del Covid, ma altri tormenti ci angosciano.
Continua nell’Europa del nord-est una guerra di invasione assurda e logorante: l’invasione dell’esercito russo in territori dell’Ucraina orientale, voluta e iniziata da Putin nel 2022.
Non abbiamo trovato soluzioni, e la guerra non si è fermata, causando vittime, lacrime e danni.
A questa si è aggiunta, nell’autunno, la guerra nella striscia di Gaza, innescata dall’attacco terroristico del gruppo fondamentalista Hamas che aveva barbaramente ucciso alcune centinaia di israeliani e rapito altri per tenerli come ostaggi.
In Italia il 2023 è trascorso interamente sotto il governo di Giorgia Meloni (di “Fratelli d’Italia”), a capo di una coalizione di destra composta dai tre partiti FdI, Lega e Forza Italia.
Si tratta di un governo inadatto a una moderna democrazia, incompatibile con i Valori della nostra Costituzione, avulso al progresso dei diritti, all’emancipazione del pensiero e dei costumi.
Purtroppo questo governo retrogrado ci trattiene in un limbo di arretratezza civica, politica e culturale, trascinandoci indietro nel tempo, riproponendo obsolete ed inefficaci pseudo-ideologie: l’autarchia, il sovranismo, il populismo, la xenofobia, l’omofobia, il maschilismo, la conservazione del patriarcato, il negazionismo dei cambiamenti climatici, il malcostume della occupazione del Potere, il nepotismo, la coltivazione di piccole corti di consenso con favori a vecchie caste e lobby, la violenta arroganza di chi crede di essere “lo Stato” e non al servizio dello Stato.
Così nel corso dell’anno invece di coinvolgere i cittadini in dibattiti costruttivi, informati, consapevoli e maturi riguardanti i problemi seri da affrontare e risolvere, spesso ci si scontra per questioni marginali e polemiche improduttive.
Tante di queste polemiche trovano ampia risonanza nei social, dove ciascuno si atteggia a maestro di pensiero e si esprime condividendo concetti e pensieri figli di narrazioni molto lontane dalla realtà, molto distanti dai “focus” necessari sui quali ci si dovrebbe invece applicare.
Nel mio blog “il pensiero di oggi” ho cercato di esprimere alcune mie opinioni su alcuni di questi temi, un po’ inseguendo l’onda del chiacchiericcio, nell’arduo intento di smontare i castelli di carte e richiamare gli altri all’uso critico della razionalità.
Per esempio in occasione della imbarazzante ed esilarante dissertazione del ministro Sangiuliano sul sommo poeta Dante Alighieri, secondo lui schierato col centro destra attuale.
L’anno 2023 in Italia è cominciato nel peggiore dei modi, con il varo di un decreto orribile e odioso, che potremmo chiamare il Decreto «Annega naufraghi». Un decreto che offende la Costituzione e si propone di attuare la crudele e disumana cattiveria degli xenofobi che odiano i migranti.
Un decreto così assurdo e ingiusto che non è passato inosservato anche fuori dall’Italia, tanto che il Consiglio d’Europa ci ha chiesto esplicitamente di ritirarlo.
Eravamo solo ai primissimi giorni di gennaio, e questo decreto nazifascista (criticato da illustri giuristi, fra i quali Vladimiro Zagrebelsky) era solo il primo assaggio di tutto il resto che abbiamo visto in questi dodici mesi.
Un decreto che non ha impedito il naufragio di Cutro e Crotone del 26-2-2023, tragedia con più di 60 morti.
Qualche xenofobo ha addirittura festeggiato i 60 morti, dicendo “tanti di meno”.

L’arroganza del potere, il desiderio del Governo di prevaricare sulle menti e di imporre la propria ideologia, le intimidazioni, i condizionamenti e gli strali non sono mancati e si sono scatenati anche su alcuni artisti e personaggi invitati al Festival di San Remo. Ne avevo parlato in un pensiero intitolato Per chi scatta la trappola «RAI-Sanremo».
Elezioni Regionali del 12 e 13 febbraio 2023
Domenica 12 e lunedì mattina 13 febbraio 2023 si sono svolte le Elezioni Regionali in Lombardia e in Lazio, dalle quali sono usciti vittoriosi i candidati di destra, favoriti anche da una mancata unità delle forze di centro e centrosinistra.
Ho osservato che in Lombardia si vedono due diverse Lombardie, cioè: consenso alla destra nelle campagne e nelle province, consenso al centrosinistra nelle grandi città e nelle aree metropolitane. E non è una questione di ceto economico-sociale, ma di vera collocazione meramente geografica nel contesto del territorio.
Evidentemente esistono due diverse cittadinanze, due diverse visioni prevalenti.

In questo 2023, con questo Governo, la questione del fascismo e dell’antifascismo è ancora viva e procura litigi e polemica, come il sale su una ferita non ancora chiusa. Questo Governo invece di comportarsi in modo da favorire la riconciliazione nazionale fa di tutto per soffiare sul fuoco, come in occasione della brutta vicenda della
lettera della Preside su “come nasce il fascismo” e l’inopportuno rimprovero censorio del Ministro, più amico del fascismo che dell’antifascismo.
La sua è la più bella Lettera che si è vista in questi brutti anni italiani. Parlo della lettera del 21 febbraio 2023 della preside Annalisa Savino, indirizzata ai suoi studenti del Liceo Scientifico “Leonardo Da Vinci” di Firenze.
Nella lettera si parla di come può nascere e crescere il fascismo: con l’indifferenza di chi lo sottovaluta e non fa nulla per difendere gli aggrediti.
Purtroppo si sta realizzando esattamente quello che nella lettera si intende scongiurare. Chi parla del pericolo fascismo viene sbeffeggiato e ignorato, deriso tra scherni e risatine, e il fascismo cresce.
Cresce nell’ossessione del grande unico tema sul quale il Governo sembra volersi impegnare: il tema del contrasto alle migrazioni.
La destra italiana odia i migranti, li teme, e vorrebbe poter fare ogni cosa per impedire ai migranti di arrivare in Italia.
Si parla degli scafisti, e si parla della volontà di colpire gli scafisti per impedire l’immigrazione clandestina. Ma in realtà il governo finge di accanirsi contro gli scafisti per nascondere il suo accanimento contro i migranti.
Un modo per mettere fuori gioco gli scafisti ci sarebbe, e l’ho pure spiegato: togliamo agli scafisti il monopolio del servizio di trasporto, è molto semplice, ma questo eliminerebbe solo i naufragi senza eliminare le migrazioni, e quindi è una soluzione non gradita alla destra xenofoba, ossessionata dal mito negativo della temuta “invasione” e della “sostituzione etnica”.
Nel frattempo il partito principale del centrosinistra, il PD, smarrito e frastornato dalle sconfitte elettorali di settembre (Politiche) e di febbraio (Regionali), decide di rinnovare il suo vertice. Con una complessa procedura di Primarie interne e poi Primarie aperte, coinvolge gli iscritti e i militanti nella scelta del Segretario di Partito e degli altri organi di dirigenza.
Le operazioni si concludono a fine febbraio, coinvolgendo anche la sede di Capriate. Ne avevo parlato nel pensiero intitolato: Primarie PD: a Capriate Elly Schlein con percentuale più alta della media.
Elly Schlein prende il posto del dimissionario Enrico Letta.
All’inizio della corsa alla segreteria erano in gara quattro candidati: Cuperlo, Schlein, De Micheli, Bonaccini. Le Primarie aperte avevano dato la possibilità a “tutti” (anche i non tesserati) di scegliere fra Bonaccini e Schlein.
I mesi della primavera hanno visto i cittadini di Capriate San Gervasio impegnati nella percorso verso le imminenti Elezioni Comunali di maggio.
In quelle settimane è successo di tutto. Non ci siamo fatti mancare niente, ed io ho cercato di raccontarlo in alcuni “pensieri” di questo blog. Fra le vicende più eclatanti e scabrose che hanno preceduto le elezioni comunali di Capriate ricordiamo le purghe e dimissioni in Consiglio Comunale del mese di marzo.
Di fatto, a poche settimane dalla fine della consiliatura, due esponenti della Lista di maggioranza erano usciti dalla loro lista: Tullio Gambirasio e Paolo Margutti fuori da “Impegno in Comune”.
Marzo e Aprile sono stati i mesi cruciali per il futuro destino dell’Amministrazione Comunale di Capriate San Gervasio.
In questi mesi si sono svolte le complicate trame delle alleanze, dei progetti di lista e delle campagne di reclutamento contrapposte ai veti incrociati di possibili potenziali alleati.
In questi due mesi, data la delicatezza e l’importanza della situazione in gioco, non ho pubblicato molti post nel blog, ma ho formulato tanti “pensieri” che sono rimasti nella mia mente, avendo visto da vicino alcune delle manovre, trattative, riunioni, discussioni, contrapposizioni, incomunicabilità e nuovi entusiasmi, con nuovi arrivi e vecchi ritorni, per la formazione delle “liste”.
Ho visto l’entusiasmo di alcuni giovani volenterosi che hanno scelto di dedicare il loro tempo e il loro impegno per fare qualcosa in Politica, e non è una cosa banale da vedere, in questi tempi.
La situazione a Capriate San Gervasio, all’inizio del 2023, era simile a quella di tantissimi altri Comuni del nord d’Italia: amministrazione comunale uscente di destra, alto consenso popolare per la destra, e necessità per il centrosinistra di unirsi per evitare di andare incontro a sconfitta certa.
Vittorino Verdi era il sindaco uscente. Cristiano Esposito era il candidato per le elezioni comunali 2023 per la Lega, già conosciuto in città perchè già presente sulla poltrona di Primo Cittadino nel decennio 2002-2012, quindi fortissimo.
Sul fronte opposto le donne e gli uomini che intendevano contrastare l’annunciata riconferma al potere della destra erano numericamente abbondanti, ma divise.
E così alla fine si sono presentate tre liste civiche comunali.
Rossella Presezzi, Alice Arnoldi, Cristiano Esposito
Nel corso delle 9 assemblee elettorali che si sono svolte nelle prime due settimane di maggio i cittadini hanno potuto vedere e sentire le candidate e i candidati della lista “Impegno in Comune” (candidato sindaco Cristiano Esposito), della lista “Cittadini al centro” (candidata a sindaco: Alice Arnoldi), della lista “L’alternativa” (candidata a sindaco: Rossella Presezzi).
Le elezioni comunali si sono svolte domenica 14 e lunedì 15 maggio 2023.
Elezioni Comunali del maggio 2023 a Capriate San Gervasio, BG
L’esito era abbastanza scontato e prevedibile: Cristiano Esposito è tornato ad essere il sindaco (con 1191 voti, contro i 1947 voti a lui avversi ma suddivisi fra le altre due liste).
Eredita il ruolo di sindaco da Vittorino Verdi, di cui era il vice, nel segno della “continuità” con l’esperienza dell’amministrazione appena conclusa.
Nel frattempo in Italia la vita continuava con i suoi soliti problemi e le solite polemiche strumentali, pretestuose, mistificatorie.
Alla fine di aprile il Napoli vinceva il suo terzo Scudetto di serie A, e alcuni italiani che fanno? Mugugnano, si lamentano, insinuano.
Le polemiche contro il presunto uso delle tessere del Reddito di Cittadinanza per acquisti in qualche modo collegabili a qualcosa che riguarda i festeggiamenti scudetto sono una cattiveria inutile, un accanimento razzista e becero. Ho scritto un “pensiero” chiedendo agli italiani di Lasciar festeggiare in pace lo scudetto del Napoli evitando, almeno per questa volta, polemiche evitabili e inutili.
Ma siamo in Italia, e da noi l’invidia, il rancore, la rivalità, la polemica in malafede sono di casa, sono consuetudini.
Eppure avremmo anche dei problemi veri e seri da affrontare, compatti ed uniti. Ma niente da fare.
La furia del maltempo si scatena, il 18 maggio la Romagna è allagata. Questo disastro è occasione per la riapertura del dibattito sui cambiamenti climatici globali e sulle opere di consolidamento del nostro territorio da fare contro il dissesto idrogeologico.
Ma niente di tutto questo. Siamo l’Italia, e qui da noi le emergenze diventano occasione di eroismo dei primi soccorritori (e dei “ragazzi nel fango”, che spalano e aiutano) e della meschinità dei politici, incapaci di programmare a medio e lungo termine, inadeguati e infidi nell’inseguire interessi di parte sulla pelle dei cittadini danneggiati.
E così per lungo tempo (per vergognosi calcoli di convenienza e di propaganza politica) l’Emilia Romagna viene lasciata senza Commissario Straordinario, e successivamente anche senza i fondi necessari alla ripresa e la ricostruzione, nonostante le solenni promesse del Governo.

Durante il week-end di domenica 28-5-2023 e lunedì 29 si svolgono i ballottaggi per le elezioni di alcuni sindaci in Italia.
(Purtroppo il “ballottaggio” è una procedura elettorale che a Capriate San Gervasio non c’è, con mio grave rammarico).
Si assiste in Italia, come altrove nel mondo (per esempio in Spagna, in Turchia) all’irresistibile vento di destra.
In Turchia il presidente è ancora Erdogan.
In Spagna: cresce il centro destra, cresce il partito Vox.
La sera del 30-5-2023 a Capriate San Gervasio il Sindaco Cristiano Esposito comunica al Consiglio Comunale i nomi della Giunta: Donatella Pirola è il vice sindaco. Sala, Mazzola e Della Vite sono gli Assessori. A loro si affiancano gli altri consiglieri di maggioranza, ciascuno con incarichi di aiuto ai vari assessorati.
Auguriamo a tutti loro di svolgere un buon lavoro amministrativo nel nuovo anno e in quelli che verranno, per il bene della nostra amata città.
Giulia Tramontano
Nel mese di giugno in Italia si discute di alcuni fatti che impressionano profondamente i cittadini.
Un assassino viene arrestato il 1-6-2023: è Alessandro Impagnatiello, che ha ucciso Giulia Tramontano, con in pancia il feto del loro figlio. Un altro assassino viene arrestato il 19-11-2023 in Germania: è Filippo Turetta, che ha ucciso Giulia Cecchettin. I due femminicidi, sommati agli altri numerosissimi femminicidi, accendono le discussioni. Si può e si deve fare di più per prevenire e impedire queste tragedie.
Altri temi che hanno scaldato gli animi sono:
la GPA (Gestazione per altri, che il Governo vorrebbe bandire come reato universale, ma è praticamente un divieto impossibile e illogico, oltre che inutile e ingiusto), la annunciata e mai realizzata “riforma della Giustizia”, e l’intramontabile tormentone del “contrasto ai migranti”.
Sul tema della GPA (gestazione per altri) avevo scritto anche un “pensiero” ispirato: Lettera di un bambino già nato, in cui mi immedesimavo nei panni di chi, pur essendo completamente innocente, secondo le regole volute dal Governo non dovrebbe nemmeno esistere. Assurdo!
Sui quotidiani viene dato risalto alla famosa “intesa con Tunisi sui migranti” dell’11 giugno, ma è solo una scena. L’intesa, voluta da Giorgia Meloni, si è rivelata un flop. Di fatto non è successo niente.
Lunedì 12-6-2023 arriva la morte di Silvio Berlusconi. E’ stato un uomo cattivo. Ha fatto il male all’Italia.
Il mio giudizio su di lui è totalmente negativo: uomo malvagio, spietato, assetato di potere, prepotente, supponente, arrogante, disonesto, truffatore, prevaricatore. E’ stato uno dei più dannosi uomini politici della Storia d’Italia.
Per il raggiungimento dei suoi successi politici ottenuti dopo la sua “discesa in campo” si è servito di altre forze politiche portatrici di disvalori come il pregiudizio regionale, il pregiudizio razziale xenofobo, il razzismo, la xenofobia, l’omofobia.
Ci ha fatto rischiare la secessione della padania. Ha sdoganato gli ex fascisti. Ha fatto entrare in Parlamento i peggiori cialtroni, pur di far crescere la sua coalizione.
Ha realizzato lo stesso danno che aveva fatto, un secolo prima di lui, Giovanni Giolitti (il quale, per vincere le elezioni, aveva fatto alleanza elettorale con quei ragazzacci dei “fasci di combattimento”).
In questi miei auguri di fine anno 2023 auguro agli italiani di non incontrare nella Storia d’Italia mai più un uomo come lui, e ai suoi eredi auguro di potersi godere le ricchezze avidamente e disonestamente accumulate dal loro patriarca senza avventurarsi in Politica, terreno pericoloso per loro e per tutti noi, dove potrebbero (in caso di nuove “discese in campo”) prolungare o peggiorare i danni che Silvio ci ha lasciato.
Auguro a tutti noi italiani di non vivere mai più l’offesa e l’umiliazione che abbiamo dovuto subire il 14 giugno 2023: il Lutto Nazionale è una offesa all’Italia onesta. Un “funerale di Stato” nel Duomo di Milano è una vergogna, ed io non perdonerò mai chi ha deciso di umiliarci e offenderci in questo modo.
Avevamo e abbiamo tutto il diritto di protestare e contestare, mentre dal Governo e dai fedelissimi seguaci del signor Silvio ci veniva imposto il silenzio.

L’estate 2023 è trascorsa tra chiacchiere inutili e fatti tragici o inconcludenti.
Ne ricordiamo alcuni, in ordine cronologico:

24-6-2023: la Wagner sfida Putin, poi Prigozhin e i suoi mercenari si ritirano. Farà una brutta fine, come facilmente prevedibile.

05-07-2023: Daniela Santanché (ministro del Turismo) riferisce in Senato sul “caso Visibilia” (ne avevo parlato, scrivendo: “Santa in che?“). I giornali della Destra e i suoi colleghi di partito e di Governo fanno spallucce, la “assolvono” come se niente fosse.

7-7-2023: Ignazio La Russa dice che “si fida di suo figlio”, e lo “assolve” d’ufficio dalle accuse di stupro in cui è coinvolto.

13-7-2023: Nordio annuncia una riforma della Giustizia. Ma non si farà nulla, e a mio parere (come ho avuto modo di spiegare a luglio) è meglio così.

19-7-2023: Viene concessa la grazia a Patrick Zaki, lo studente che nel frattempo si è laureato mentre era prigioniero in Egitto. Polemiche e mugugni anche per lui.

01-08-2023: sulla strage della stazione di Bologna del 1980, Giorgia Meloni fa fatica a dire che fu un attentato di matrice fascista. Come Fonzie (il personaggio bullo del telefilm “Happy Days” che non riesce a dire “Ho sbagl….”) lei non riesce a dire “fasc…”.

07-8-2023: il Governo annuncia una “tassa sugli extra profitti delle banche”. Un annuncio ridicolo, perché una cosa simile (pur se giustissima e doverosa) non può farla un Governo da solo senza coordinarsi con gli altri Governi del mondo o almeno dell’unione europea. E infatti questa tassa non ci sarà, e ciò dimostra che il sovranismo non può risolvere alcun tipo di problema importante riguardante la comunità globale. I sovranisti credono di poter fare ciò che vogliono senza fare i conti con il resto del mondo o addirittura andando in conflitto con il resto del mondo, e così non risolvono alcun problema.

10-8-2023: nessun accordo per la legge sul “Salario Minimo garantito”.
La combinata dei due fatti politici (la supponenza di poter tassare le banche senza affatto riuscire a farlo, e l’insensibilità verso il problema dei lavoratori dipendenti sfruttati) dimostra l’inadeguatezza di questo governo.
E’ un governo forte con i deboli e debole con i forti.
Le Banche dunque si salvano (non vengono “extra tassate”), mentre i lavoratori che prendono 5 euro all’ora vengono snobbati e rimangono con il loro salario da vergogna, rimangono nella loro indigenza e povertà.
L’estate arriva e ci accompagna con tanti simpatici orecchiabili tormentoni musicali. Fra questi ricordiamo: Italodisco (dei Kolors), Mon Amour (di Annalisa)… (impossibile non conoscere queste canzoni! Tutti le abbiamo ascoltate!), O Mar for (di Stefano Lentini, Matteo Paolillo), “Barbie” Dance the night (Dua Lipa), Fragole (Achille Lauro, Rose Villain) , Bellissimissima (Alfa), Disco Paradise (Fedez · Annalisa · Articolo 31), Paradise (Sophie and the Giants x Purple Disco Machine) e tanti altri, citati in questo mio “pensiero” pubblicato ad agosto.
La cantante dell’anno è ELODIE, che in questo 2023 è “esplosa” in tutta la sua potenza, bellezza, bravura e popolarità.
Ha tanta bellezza esteriore ed interiore. Esteriormente non necessita di spiegazioni: è una bomba atomica che sprizza sesso da tutti pori (per dirla in maniera edulcorata, con rispetto parlando), è bella e sa di esserlo, e ama lasciarsi apprezzare anche visivamente. Ma ha anche una bellezza interiore: ha un cervello, e questo infastidisce le persone che non condividono e non apprezzano il suo schierarsi per i Diritti e contro ogni forma di razzismo.
Mik e il cartellone del disco di Elodie, ottobre 2023
Pensate un po’ che quest’estate avevo tentato di pubblicare in Facebook un selfie con me davanti al cartellone del suo Tour e del suo album… e Facebook mi ha bocciato la fotografia come “pornografica”!
Ma dai!
Ho dovuto cancellare in fretta la fotografia dalla mia bacheca Facebook per non rischiare di essere bannato e bloccato.
Penso che di pornografico ci sia ben altro. Pornografico è il razzismo che circola nel nostro Paese sotto diverse forme, colpendo diverse categorie discriminate.
Così l’Italia si è divisa fra chi ammira e apprezza persone come Elodie e la sua militanza, o la scrittrice Michela Murgia (e tante altre persone coraggiose) e chi ammira e apprezza persone come il Generale Roberto Vannacci, autore del libro “il mondo al contrario”.
Ci siamo divisi tra chi pensa che contrastare i razzismi sia necessario e doveroso per tutelare le persone discriminate, e chi pensa che sia più importante la libertà di qualsiasi parola, anche le parole d’odio, anche le parole che suonano come minacce e intimidazioni contro le persone disprezzate.
La questione è delicata e cruciale. Libertà di odiare? Libertà di fare pensieri cattivi? Fondamentalmente la libertà è importante tanto quanto ogni diritto, anzi, è la madre di tutti i Diritti. Ma la libertà di odiare (e soprattutto la libertà di manifestare esplicitamente l’odio) mette a rischio la possibilità di esercitare le altre libertà di altre persone.
Nella discussione fra quelli che denunciano la presenza dei razzismi e quelli che negano la loro esistenza minimizzando, l’Italia del 2023 ha coniato un nuovo e pericoloso neologismo: “pensiero unico”.
Cosa vuol dire “pensiero unico”? Dovrebbe significare il pensiero dominante che prevale con prepotenza contro il dissenso di menti più progredite e illuminate. Ma nell’Italia del 2023 con le parole “pensiero unico” si usa indicare il contrario di quello che ho qui sopra definito. Cioè: il pensiero illuminato e proteso verso il progresso e l’emancipazione dei diritti esiste e fa fatica a lottare contro il pensiero retrogrado di chi preferisce “la tradizione”, chi preferisce “conservare” le cattive abitudini (l’abitudine di chiamare con parole discriminanti le persone di fatto discriminate). E sono i retrogradi a chiamare “pensiero unico” il pensiero illuminato,
Capite? E’ tutto il contrario!
E’ una frittata ribaltata!
Questo inganno retorico è alla base di tutto il sottobosco culturale che sta trascinando l’Italia indietro nel tempo, in una regressione dei costumi e dei pensieri che fa veramente preoccupare chi se ne sta accorgendo.
Sono estremamente preoccupato per tutto ciò.
Abbiamo constatato che chi vive nella convinzione che le questioni principali che riguardano l’umanità di questa nostra epoca debbano essere affrontate diversamente dalle ricette suggerite dagli esperti sono capaci di collezionare pensieri fuorviati e sbagliati in serie. Quest’estate li avevo chiamati i quattro volte negazionisti, e il fenomeno ha attirato la mia attenzione perché si tratta molto più di una preoccupante coincidenza. Si tratta di una vera e propria incapacità di leggere la nostra realtà, e di comprendere con senso critico cosa è giusto e cosa è sbagliato. Spesso questo “bias cognitivo” è casato da una disinformazione figlia di una abbondanza di “informazioni fuffa” disponibili e accessibili a tutti.
Se non siamo capaci di comprendere cosa è vero e cosa è falso è molto probabile cadere nell’incapacità di discernere il bene dal male.
Questa è la piaga del nostro tempo, che colpisce anche le comunità umane agiate e benestanti come i popoli non aflitti da guerre e carestie.
L’estate italiana prosegue con altri eventi.
Meritano di essere citate queste date e questi fatti:
16-8-2023: Zaia lancia l’allarme contro Granchio Blu. (Fa già ridere così).
18-8-2023: Crosetto toglie l’incarico al Generale Vannacci (ma poi in autunno lo promuoverà al comando dello Stato Maggiore dell’esercito). Anche questa fa ridere, ma più amaramente.
27-8-2023: sul Corriere della sera viene pubblicato il titolo: “Migranti record di sbarchi”. (Questa fa ridere me).
31-8-2023: strage di operai alla stazione ferroviaria di Brandizzo (in Piemonte). Stavano lavorando facendo manutenzione sui binari, e sono stati travolti da un treno in transito. (Questa NON fa ridere).
22-9-2023: è morto Giorgio Napolitano, ex Presidente della Repubblica.
03-10-2023 a Mestre un bus cade da un viadotto, è una strage con più di 20 morti.
Vorrei rievocare due frasi che ho sentito questa estate. Le cito in sequenza: «Se dico treno spostatevi», e: «Se non ti ubriachi non ti stuprano». Sono frasi sorelle, entrambe figlie di quella cultura pressapochista e quella arroganza di potere che attribuisce la sicurezza delle persone da proteggere interamente a carico delle persone stesse, che devono arrangiarsi da sole, e se subiscono danni si prendono pure la colpa.
Tutto questo non va bene.
E’ questo il “pensiero unico”, non il suo contrario!
Nel frattempo nel mondo i problemi non si risolvono, ed anzi se ne aggiungono altri.
In autunno arriva la “svolta” dell’anno. La svolta in peggio.
L’evento più grave e drammatico di tutto l’anno (che sconvolge il mondo intero), arriva il 7 ottobre 2023.
E’ il giorno del violentissimo e sanguinario attacco terroristico del gruppo fondamentalista Hamas, che uccide e rapisce centinaia di ebrei, in Israele.
Cosa è successo dopo quel drammatico 7 ottobre è notizia abbastanza fresca nella memoria di tutti noi. La reazione di Israele, l’attacco militare nella striscia di Gaza, e migliaia di persone morte sotto i bombadamenti.
Una tragedia mondiale.
La comunità internazionale appare impreparata e poco attrezzata per affrontare questa crisi geopolitica, militare e umanitaria.
In Italia siamo implosi nelle nostre polemicucce nostrane. Invece di pensare ai gravi problemi nazionali e mondiali si prosegue nei nostri vizi, nelle nostre meschinità.
Cattivi maestri di pensiero ci insegnano che il problema del surriscaldamento globale non è un problema, e propongono la continuazione delle nostre abitudini antiecologiche.
A Roma il Governo si preoccupa solo della sua fissazione unica: i migranti.
E’ il chiodo fisso, è un’ossessione.
Giorgia Meloni si fa in quattro tentando disperatamente di fare qualcosa per cambiare le cose, ma non ottiene alcun tipo di risultato.
Mentre la premier va a Lampedusa, il vice premier Salvini porta i sovranisti a Pontida.
Quanto sono lontane Pontida e Lampedusa.
Le immagini pubblicate sui quotidiani di lunedì 18-9-2023 ci riportano le fotografie di Giorgia Meloni che ha invitato Ursula Von Der Leyen a visitare Lampedusa, mentre il vice premier Matteo Salvini ha invitato Marine le Pen al raduno della Lega a Pontida.
L’Europa sta in mezzo a queste due contraddizioni, tra Pontida e Lampedusa. All’estremo sud c’è un nuovo mondo che preme e che chiede libertà, al nord c’è l’Europa angosciata dal senso di assedio ancora agganciata al sovranismo xenofobo di retroguardia.
Questo Governo Meloni-Salvini è ossessionato dalla questione Migranti: è il loro chiodo fisso, la loro fobia. La questione migranti era stato il loro cavallo di battaglia in campagna elettorale, ed è il loro fallimento nel 2023.
I due leader italiani Meloni e Salvini sono le due facce di un’unica medaglia di latta. Inconcludenti e inadeguati.
Hanno idee confuse e brancolano nel buio, in ordine sparso.
Avremmo bisogno di una classe politica migliore.
E quando non parliamo di migranti parliamo di… una pesca!
Per alcuni giorni molti italiani navigando nei social si sono imbattuti in discussioni riguardanti uno spot pubblicitario dei supermercati Esselunga.
Anche io non mi sono esentato, e ho dato il mio contributo all’appassionante dibattito scrivendo un mio “pensiero”: Mi propongo come creativo pubblicitario per…. Con una mia proposta speciale (chi vuole vada a leggere).
Capriate, 22-8-2023
Nella tarda estate e nell’autunno alcune vicende locali di Capriate San Gervasio hanno attirato la nostra attenzione.
Nell’ambito della ventitreesima “festa della comunità”, sagra della Parrocchia Sant’Alessandro (nell’omonimo Oratorio di Via Salvi), martedì sera 22-8-2023 Davide Pagnoncelli ha vinto il Capriate’s Got Talent 2023.
E’ stato un piacere e un divertimento essere vicino al palco a filmare i cantanti e artisti partecipanti.
Domenica 17-9-2023 è stata l’ultima giornata ufficialmente “capriatese” del paroco Don Nazzareno Bertoli (nell’ultima serata della Festa Alpina a Crespi).
Don Nazzareno è poi partito per una nuova parrocchia, a Fiorano al Serio.
Sabato pomeriggio 30-9-2023 è stato il momento dell’arrivo ufficiale del nuovo parroco di Capriate e di Crespi d’Adda: Don Mario Amigoni.
Nel mese di ottobre all’interno di una lista civica comunale di minoranza (la lista “L’Alternativa”) si consuma una scissione. La vicenda si svolge in due atti: prima una espulsione (allontanati dal gruppo alcuni partecipanti), e poi uno strappo. I due consiglieri comunali compagni di lista, Rossella Presezzi ed Emanuele Colonna, si separano. Rossella Presezzi rimane a rappresentare ufficialmente la lista “L’alternativa” (lei era la candidata a sindaco della lista), Emanuele Colonna diventa “consigliere comunale indipendente”.
Questa scissione è abbastanza clamorosa e drammatica, ma non l’unica, non la prima nella complicata storia della politica comunale di Capriate San Gervasio. In un “pensiero” pubblicato il 26 ottobre ne avevo ricordate alcune, dagli anni novanta ad oggi.
Durante la seduta di Consiglio Comunale del 27-10-2023 si è discusso di un problema che mette in difficoltà tante famiglie e tanti anziani: la mancanza di medici di base in città. Si parla di pazienti «orfani» di medico, che dovranno andare in farmacia a prenotare una visita di qualche medico che dovrà mettersi a loro disposizione.
Nel frattempo in Italia si continua a parlare dei soliti due o tre argomenti: migranti, migranti, migranti.
In ottobre La magistratura conferma ciò che sapevamo già: il Governo scrive Decreti nazisti.
In questi giorni di inizio Ottobre 2023 ho cercato nei principali giornali nazionali spiegazioni sul testo delle tre sentenze del Tribunale di Catania, ho sperato che qualche giornale di destra scrivesse qualcosa per difendere i Decreti e per spiegare che non sono nazisti ma decreti scritti bene e giusti.
Invece no, l’unica cosa che sanno fare, nelle loro tipico modalità da squadrismo fascista, è andare a sfruculiare nella storia personale della giudice che ha scritto le sentenze, e parlare male di lei.
Così non va bene. Questo non è giornalismo, questa non è Politica.
Tutto questo ha un nome ben preciso, ed io mi sono stancato di ripeterlo.
La situazione oltre che drammatica è anche ridicola, perché abbiamo visto per un anno intero la premier Giorgia Meloni agitarsi in ogni modo per cercare di contrastare le migrazioni, ma senza ottenere alcun risultato concreto.
Nel mese di novembre Giorgia Meloni annuncia un accordo con il premier albanese Rama per una parziale deportazione di migranti dall’Italia all’Albania. Una idea inutile e poco realizzabile.
La solidarietà “delocalizzata”. Da “prima gli italiani” a “prima le Coop albanesi”.
In questo periodo di guerre (in Ucraina, in Israele, ecc.) c’è un Governo italiano che (il 6-11-2023) invece di preoccuparsi di come favorire l’accoglienza di eventuali profughi provenienti da queste guerre si preoccupa di “delocalizzare” una delle funzioni più nobili di uno Stato democratico.
Dicono: “Non diventeremo il campo profughi dell’Europa”, come se diventarlo fosse un’onta, una vergogna, un disonore.
Invece dovrebbe essere considerato un onore. Ne dovremmo andare fieri.
Quindi vanno fieri di aver stretto un accordo che consente al governo di “rifilare i pacchi” ad altri, fuori dal territorio nazionale, come se si trattasse di rifiuti tossici nocivi ingombranti e indesiderati da far smaltire in subappalto.
E il tutto sempre a spese dell’Italia.
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Un altro tema di cui si è discusso è il “diritto di sciopero”, che il Ministro Salvini ha voluto limitare in alcune occasioni. Questo è un argomento complesso e delicato.
Nel corso di mezzo secolo i cittadini hanno cambiato l’idea che essi hanno del “diritto di sciopero”.
E’ uno strumento di lotta sindacale che nel tempo ha perso la sua efficacia, perchè invece di danneggiare i soggetti destinatari delle rivendicazioni danneggia altre persone.
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Un argomento di intensa discussione fra gli italiani (già attivo nei mesi precedenti del 2023) è stato risvegliato a metà novembre, innescato da un ennesimo femminicidio.
Era il 17-11-2023 e veniva emesso un mandato di cattura europeo per Filippo Turetta (il ragazzo che ha ucciso Giulia Cecchettin), poi arrestato il 19-11-2023 in Germania.
Civiltà è saper controllare l’aggressività.
L’aggressività umana si sfoga decidendo di invadere un altro Stato, massacrare un popolo, uccidere una ex fidanzata che vuole andarsene.
L’aggressività c’è sempre stata e sempre ci sarà.
Civiltà è provare ad evolversi da questo stadio di animali istintivi e primitivi, ma non è cosa facile.
Non c’è male peggiore del MALE travestito da BENE, come un ODIO travestito da AMORE, come una invasione militare travestita da Liberazione, come una propaganda travestita da informazione.
Ciascuna persona deve imparare a riconoscere il vero dal falso, il sicuro dal pericoloso, il bene dal male.
Tutto parte da qui, e deve partire inizialmente esaminando se stessi prima di esaminare gli altri.
Civiltà è saper controllare l’aggressività: non solo quella dei colpevoli, ma anche e soprattutto quella dei giusti quando si accingono a fare giustizia.
Casualmente, il femminicidio Cecchettin è capitato pochi giorni prima del 25 novembre, data della “giornata contro la violenza sulle donne”, e questa coincidenza ha favorito una partecipazione massiccia agli eventi e alle manifestazioni che si sono svolte in quella giornata.
Anche a Capriate San Gervasio si sono svolti alcuni eventi dedicati a questo tema.
La parola chiave del dibattito è: “Patriarcato”.
La destra nega che esista una questione “patriarcato” in Italia, e affronta con irriguardoso e becero umorismo il tema, nell’intento di ridicolizzare tutte le persone (uomini e donne) che invece ne parlano con serietà e preoccupazione.
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Un tema più istituzionale, quindi meno appassionante fra i cittadini comuni (certamente meno appassionante dei femminicidi), è quello che riguarda le attività e le prerogative della Magistratura.
Sui giornali del 27-11-2023 la notizia più rilevante affrontata da quasi tutti è la polemica avviata dal Ministro Crosetto il quale sostanzialmente afferma che una parte della magistratura vorrebbe tramare per screditare il Governo.
E’ chiaramente un attacco a scopo di difesa preventiva perché teme che qualche inchiesta giudiziaria possa mettere in cattiva luce i partiti della maggioranza agli occhi dei cittadini e danneggiarli così in vista delle prossime Elezioni Europee.
Ogni volta che si vede la destra berlusconiana e post-berlusconiana attaccare i giudici è inevitabile pensare alla triste favola del lupo e dell’agnello, in cui il lupo lamenta di essere minacciato e aggredito dall’agnello (e se lo mangia).
In realtà non sono i giudici a “sputtanare” le persone indagate, ma i giornali, i telegiornali e i siti internet di chi ha il potere di enfatizzare le notizie e di bombardare il Paese con tormentoni giornalistici giudiziari.
Ecco, il problema italiano non sono i giudici che avviano indagini: il problema italiano è il potere mediatico concentrato nelle poche mani di una parte (politicamente attiva), che può scatenarsi contro la parte avversaria.
Garantismo e giustizialismo sono distribuiti fra le coscienze civiche di politici e cittadini in modo squilibrato e fazioso. Tanti sono garantisti con i loro amici e poi fanno i giustizialisti con i loro avversari.
Poi c’è il giustizialismo iper-populista (in parte anche di matrice xenofoba e razziale), cioè quel tipo di giustizialismo che vorrebbe pene severissime (fino alla morte) per ladri, rapinatori, delinquenti, e immunità alle persone che si vendicano dei furti subiti sparando alle spalle uccidendo ladri in fuga.
Lo slogan “io sto con il gioielliere” è il risultato di un mix tossico di vari ingredienti: disinformazione, pregiudizio, esasperazione, xenofobia, rancore sociale, e convinzione che le vite umane non abbiano tutte lo stesso inestimabile infinito valore, valore infinitamente superiore al valore di qualsiasi oggetto materiale.
Ho letto una frase di una persona che scriveva cose così: “i gioielli valgono più della vita di quel rapinatore”. E’ una frase che non posso accettare, che mi fa orrore.
E no, morire ammazzati non è un “rischio sul lavoro”.
Non voglio più sentire o leggere frasi di questo tipo.
Se volete pensarlo o dirlo, non fatevi sentire da me.
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L’ultimo mese del 2023 si consuma nel vano tentativo di scrivere una Legge di Bilancio buona per lo Stato Italiano e un Bilancio Preventivo 2024 per il Comune di Capriate San Gervasio.
A Capriate San Gervasio (BG) aumenta l’IRPEF Comunale. Nel 2023 l’aliquota dell’Addizionale Comunale IRPEF era dello 0,7%. Nel 2024 aumenta a 0,8%.
L’aumento è stato deciso dall’Amministrazione Comunale con l’approvazione della proposta di Delibera al punto 7 all’ordine del giorno della seduta di Consiglio Comunale di martedì sera 28-11-2023.
A Milano, alla “prima” del Teatro della Scala, in scena la sera del giorno di Sant’Ambrogio, il loggionista Marco Vizzardelli ha gridato “Viva l’Italia antifascista!” E’ stato identificato dalle Forze dell’Ordine. Non c’era motivo alcuno. Dovrebbero invece “identificare” chi quello slogan si rifiuta di professarlo, non lui!
Questo, e non quello raccontato nel libro di Vannacci, è il mondo alla rovescia!
Michele Lecchi dicembre 2023, immagine 3
Cerco di concludere il mio discorso, diventato come sempre molto lungo, forse troppo.
Parlo di alcune cose mie personali.
Diga del Gleno 14-8-2023
La mia giornata più bella del “mio” 2023 è stata il 14 agosto, quando sono rimasto sdraiato sotto il sole in riva a un lago artificiale alpino, nella mia amata Val di Scalve.
La giornata più imprtante della mia famiglia è stata il 15 dicembre, giorno il cui mio padre (il Renso (si, ho scritto Renso con la S e non con la Z, e c’è un perchè) ha compiuto 80 anni.
Michele Lecchi dicembre 2023, con il calendario 2024
Auguri di buon anno a tutti voi!
Auguri per una vita migliore, con migliori propositi, con più speranze e più fiducia.
Nel 2023 abbiamo imparato che le divisioni ci offrono l’illusione di una maggiore libertà di movimento, ma ci portano anche tanta debolezza e solitudine.
Le divisioni favoriscono i più furbi e i più scaltri, non sempre i più giusti e i più generosi.
Stiamo più uniti!
Buon 2024 a tutti.

Un pensiero riguardo “MESSAGGIO DI FINE ANNO DI MIK AI CONCITTADINI E AGLI ITALIANI 31-12-2023

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