ARMA SEGRETA IN IRAK: L’ELICOTTERO DEI CASAMONICA

Eventi di questa prima settimana di ottobre 2015 e mie considerazioni:

Mondadori compra RCS libri. Sul “rischio monopolio editoriale”, ci rassicura Vittorio Sgarbi: “tranquilli, Berlusconi non eserciterà controllo sui libri, tanto lui i libri non li legge, li lascia incartati nel cellophane!”.

Coming out al Vaticano. Manca solo il Camerlingo che prende l’elicottero e si alza in volo da Piazza San Pietro con il contenitore a pile dell’antimateria. Al confronto il film “Angeli e Demoni” è una sciocchezza noiosa. Cos’altro dobbiamo vedere per farci dimenticare del tutto ogni differenza tra fiction cinematografica e ortodossa verità?

Gestacci sessisti al Senato: cinque giorni di sospensione. Si aggiunga anche una nota sul diario, il cappello da asino, cartellino rosso e stare dietro la lavagna. Nel frattempo assistiamo ad eventi degni dei migliori documentari sugli animali: super canguri che si mangiano gufi, e porcelli che costringono a disboscare la Svezia per far stampare su carta 315 copie (una per ogni senatore) dei 22 milioni di emendamenti. Ma è la riforma della Costituzione o dell’Amazzonia?

Bombardamenti in Medio Oriente: “Uno alla volta, per carità!”. Suvvia, si vada con ordine: prima i Francesi, da soli. Poi i russi, da soli (a bombardare i ribelli anti Assad o l’Isis? Boh), poi gli americani (a bombardare gli ospedali? alla faccia delle Convenzioni di Ginevra). E gli italiani cosa bombarderanno? E quelli che scapperanno dalle bombe italiane su quali barconi o sentieri migratori si imbarcheranno? L’importante è andare sparpagliati. Poche idee ma confuse. Aspettando che comincino a bombardare anche i cinesi.
L’Italia comunque ha un’arma segreta: l’elicottero dei Casamonica, invisibile ai radar e perfino ai Prefetti.

Mi invita o non mi invita?
Cara Valeria, te lo dico papale papale: se vado a fare un viaggio pastorale a Philadelphia, invito anche te: sei il mio sindaco, non viaggio senza di te! Se poi ti invita il tuo collega di Philadelphia allora non c’è bisogno del mio invito, ci vai di tua spontanea volontà. Accidenti ai giornalisti che mi chiedono se ti ho invitato. Chiaro?