MIK DAVANTI A VIA MIKE BONGIORNO

La Via Mike Bongiorno, inaugurata a Milano questo mercoledì 21-10-2015, è praticamente il controviale di Viale della Liberazione (tra Repubblica e Garibaldi), e lambisce l’isolato dei grattacieli, quelli del quartiere finanziario e direzionale della grande Milano, compreso l’altissimo Diamond Palace dai cui alti finestroni vetrati spesso si fanno riprese televisive per film, videoclip e spot pubblicitari.

Dal cartello di denominazione della Via si vedono i palazzi fra i quali c’è anche il palazzo che ospita gli uffici in cui lavoro. Mik e Mike sono vicini di strada!
La memoria di Mike Bongiorno mi rievoca tanti ricordi di bambino e di ragazzo. Quante serate in compagnia della nonna e/o dei genitori ho trascorso nella mia infanzia e nella mia adolescenza ascoltando la voce dello storico presentatore televisivo!
Fu il re dei telequiz: Rischiatutto, Lascia o Raddoppia, Scommettiamo, Flash, Bis, Pentatlon, Telemike, La ruota della fortuna, e decine di presentazioni in programmi di spettacolo e musicali.
Fu berlusconiano, ma più per motivi di lavoro che per convinzione politica (anzi, si potrebbe dire che fu Berlusconi ad essere ispirato dalla professionalità di Mike Bongiorno nel lavoro “della televisione”). Non si adattò a fare da semplice e compiacente cortigiano di Sua Emittenza, pur avendo contribuito al successo commerciale delle reti Mediaset.
Pochi oggi si ricordano (e forse non solo per via della lontananza nel tempo) che Mike Bongiorno fu anche un PARTIGIANO. Ma partigiano vero, non solo a parole! Fu partigiano sul campo, rischiando la vita in operazioni di staffetta in zone di montagna, e pagando di persona, “assaggiando” la cattiveria nazista. Rischiò di essere fucilato dalla Gestapo, fu imprigionato in Italia e poi nei campi di concentramento nazisti.
“Mauthausen”, “Reichenau”, “Spittal an der Drau”: lui li ha “provati”!!!
Era giusto dedicare una Via a questo personaggio (ci ha lasciati nel 2009), la cui carriera televisiva è probabilmente una delle più lunghe al mondo, e la cui notorietà ha solo fatto seguito ad altri motivi di merito, precedenti all’avvento della televisione.
E così mi sono fatto un “selfie” davanti al cartello, poche ore dopo la presenza del sindaco Pisapia, del presentatore Fazio e dei parenti di Mike.