INCONTRO SULLA DONAZIONE DEL CORDONE OMBELICALE

Assemblea 16-10-2015
Festa sociale 2015 Avis AidoImportante avviso a tutte le future mamme: donare il cordone ombelicale dopo il parto è un gesto che non costa nulla ed è utilissimo, può salvare una vita umana.
Questo venerdì sera 16 ottobre 2015 presso la Biblioteca comunale “Villa Carminati” di Capriate San Gervasio (BG) si è svolta una assemblea pubblica intitolata: “Un dono dalla vita che nasce” (incontro dibattito sulla donazione del cordone ombelicale), con due relatrici della nostra città: la dottoressa Lucilla Lecchi (responsabile “Milano Cord Blood Bank” del Policlinico di Milano), e la dottoressa Giulia Ravasio (coordinatrice del SIMT dell’Azienda Ospedaliera Papa Giovanni XXIII di Bergamo).
L’evento è stato organizzato dall’AVIS e dall’AIDO di Capriate San Gervasio (BG) nell’ambito della serie di eventi che celebrano la annuale festa sociale delle due associazioni di volontariato.
Franco Magni
La serata è stata introdotta e presentata da Franco Magni, presidente della sezione AVIS di Capriate San Gervasio. Ci ha relazionato brevemente sui dati sezionali, aggiornati al 30 settembre 2015. L’AVIS di Capriate San Gervasio ha 143 soci attivi (numero in crescita) di cui 99 maschi e 44 femmine. Di questi soci attivi, 55 hanno meno di 35 anni, e sono 34 uomini e 21 donne. Nel 2014 sono state fatte 301 donazioni di sangue, nei primi mesi del 2015 (da gennaio a settembre) sono state fatte 187 donazioni. Purtroppo il cosidetto “indice di penetrazione” (media donatori/popolazione) capriatese è peggiore rispetto alla media bergamasca: Capriate San Gervasio ha un donatore di sangue ogni 60 abitanti, mentre la provincia di Bergamo ha un donatore ogni 31 abitanti.
Carlo e Franco
Era presente il vice sindaco Carlo Arnoldi che ha salutato e ringraziato i presenti, lodando lo spirito della “donazione” che deve sempre accompagnare chi amministra e chi si impegna nel sociale.
pubblico
Dopo questa fase introduttiva la serata è entrata nel vivo dell’argomento. Hanno preso la parola le due ospiti, molto preparate e competenti.
Lucilla Lecchi spiega
Ha iniziato a parlare la dottoressa Lucilla Lecchi. Ci ha spiegato che il sangue contenuto nel cordone ombelicale è molto utile perchè contiene le preziosissime cellule staminali, che hanno funzioni emopoietiche, ovvero hanno la capacità di produrre tutte le altre cellule del corpo. Questa funzione è utile per la cura di alcune gravi malattie. Esiste una rete mondiale di crioconservazione delle cellule staminali, e una di queste è la “Milano Cord Blood Bank” del Policlinico di Milano. Per donare è necessario raccogliere il consenso e fare alcuni esami, che vengono ripetuti dopo sei mesi ed eventualmente anche nel momento dell’utilizzo delle cellule staminali donate. La spiegazione è proseguita sulla complicata procedura per la selezione, lavorazione, trasporto e conservazione delle sacche contenenti i peziosi contenuti. Con l’azoto liquido il materiale biologico viene conservato ad una temperatura molto bassa.
Giulia Ravasio
Ha poi iniziato a parlare la dottoressa Giulia Ravasio, che ci ha parlato di come funziona la procedura di donazione nella provincia di Bergamo ed in particolare presso l’Azienda Ospedaliera Papa Giovanni XXIII. La donazione è anonima e gratuita. Le mamme possono comunque, al momento del parto, riconsiderare la loro decisione. Si tratta comunque di una parte biologica che da sempre abbiamo considerato uno “scarto”, cioè qualcosa che non serve più e si butta via. In alcuni ospedali non viene gestita ed eseguita la procedura della donazione del cordone ombelicale solo perchè questo comporta un supplemento di lavoro e di costi da parte del personale di ostetricia, e non tutti gli ospedali sono attrezzati umanamente e tecnicamente per affrontare questo carico di lavoro. L’obiettivo strategico di Regione Lombardia è introdurre come standard queste procedure in tutti gli ospedali. La presentazione ha suscitato varie curiosità, e le domande del pubblico hanno vivacizzato la discussione. L’argomento si è infine allargato andando a toccare il tema delicato e difficile degli embrioni congelati che la Legge italiana non decide verso quale sorte finale saranno destinati, specialmente quelli abbandonati dai genitori o quelli già orfani. Negli embrioni sono contenute le cellule staminali migliori, ma la loro disponibilità richiede la “soluzione” di una questione etica ancora aperta. Franco Magni ha suggerito di fare di questo argomento il tema della prossima serata medica organizzata da Avis e Aido.
Giulia, Franco, Lucilla
In questa foto a fine serata le due dottoresse, di Capriate San Gervasio, posano attorno a Franco Magni. Documenti esplicativi sul tema della serate e gadget dell’Avis sono stati infine distribuiti a tutti i presenti. In questo Album le immagini di questa serata.
Franco Magni e il pubblico
Gli eventi di Avis e Aido continuano nei prossimi giorni. Nel programma proposto ci sono anche questi eventi:
– Domenica 18 ottobre 2015, alle ore 9,15 ritrovo presso l’Oratorio di San Gervasio, in Via Bergamo. Alle ore 9,30: saluto dei Presidenti Avis e Aido e delle autorità. Premiazione dei soci Avis benemeriti. Alle ore 10,15: corteo dei soci e dei simpatizzanti per le vie di San Gervasio. Alle ore 10,30: S. Messa nella chiesa parrocchiale di San Gervasio. Alle ore 11,30: rinfresco.
– Sabato 19 dicembre 2015 alle ore 20,45 presso il teatro di Crespi: spettacolo “L’avaro senza Avaro”, opera teatrale proposta da “La Gilda delle arti” di Bergamo.